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Padoan: «Bari sulla frontiera tecnologica»

La Redazione
Il G7 Economia chiude con "Il manifesto" elaborato dai grandi della Terra. In mattinata nessun disordine al corteo del fronte del "no"
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Sipario sul G7 Economia. Con “Il Manifesto di Bari” si è chiuso il summit con i ministri economici e i governatori delle banche centrali dei sette paesi più industrializzati del mondo.

L’agenda dei grandi della Terra
Nel documento, ha spiegato il titolare italiano del dicastero economico, Pier Carlo Padoan, sono stati fissati «alcuni principi generali per capire come si possano
combinare tra loro. Lo spirito è quello di scambiarsi buone policy
».

Finiscono così i tre giorni in Puglia del consesso mondiale, tre giorni in cui Bari ha mostrato il meglio di sé, sotto ogni profilo.

«Desidero per prima cosa ringraziare Bari, città non solo bellissima ma
con realtà che la collocano sulla frontiera tecnologica
– ha dichiarato Padoan in conferenza stampa -. Ho condiviso
questa considerazione con i miei colleghi
».

Crescita inclusiva e web tax tra i temi trattati al Castello Noermanno Svevo, sede degli incontri. Sul tema della tassazione agli operatori della Rete, «si è preso atto – ha aggiunto il ministro italiano –
che soluzioni condivise sono più efficaci, che quelle nazionali che
hanno delle controindicazioni e possono avere conseguenze indesiderabili
e bisogna fare progressi sulla tassazione dell’economia digitale
».

Il fronte del “no”
C’era attesa per il corteo dei movimenti contrari al vertice. Alla fine tutto si è risolto in una manifestazione con circa 300 manifestanti, priva di criticità.

Partenza da largo 2 Giugno e arrivo in largo Ciaia: hanno preso parte all’evento i militanti di Alternativa Comunista, dell’ex Caserma Rossani, Cobas, Proletari comunisti, i No Tap, e mebri di altre associazioni che si occupano di diritto alla casa e centri sociali.

sabato 13 Maggio 2017

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