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Politecnico, sit-in contro l’aumento delle tasse

La Redazione
In mattinata manifestazione di Link. Gli studenti ottengono il rinvio della discussione e chiedono l'apertura di tavoli di consultazione
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Il Politecnico ha stabilito il rinvio della discussione della proposta in merito alla questione tasse. 

Lo comunica la sigla studentesca Link, protagonista di un sit-in nella sala consiliare, durante la riunione del consiglio di amministrazione dell'univeristà.

In più di 100 studenti hanno occupato in maniera simbolica lo spazio, per ottenere una discussione col rettore. Link, si legge in una nota, vuole «fare luce sulla proposta del nuovo regolamento, che rischia di innalzare la tassazione per le fasce di reddito medie».

Eugenio Di Sciascio, riporta il sindacato studentesco, «ha garantito la sua disponibilità nell'interagire con gli studenti per elaborare una nuova proposta, che sia più condivisa e che rispetti le necessità e i bisogni di tutti».

«Chiediamo un regolamento tasse che tenga conto delle esigenze e disponibilità di ogni studente e studentessa, a prescindere dall'improponibile corsa ai crediti che viene imposta; che attui un criterio di tassazione ragionato, tenendo conto della riforma Isee degli ultimi anni che ha stravolto i redditi dichiarati rispetto alle condizioni reali delle famiglie e che abbia alla base la tutela del diritto allo studio, attraverso la collaborazione della comunità studentesca contrastando l'aumento delle tasse» dichiara Chiara Vitale, coordinatrice e rappresentante in Consiglio degli studenti per Link Politecnico.

«Faremo richiesta per un tavolo di discussione cittadino, con la presenza dei due rettori baresi, il sindaco e noi rappresentanti, per giungere ad una conclusione che possa vedere gli studenti parte centrale delle università e di questa città» continua Piercarlo Melchiorre, coordinatore cittadino di Link Bari «Vogliamo poter rendere Bari una città universitaria, che fornisca i servizi adeguati e necessari alla vivibilità del contesto cittadino, tutelando in primis ogni diritto che noi studenti abbiamo. La nostra mobilitazione non si ferma qui; continueremo a monitorare costantemente la vicenda, pretendendo spazi di discussione collettivi e sempre più partecipazione degli studenti all'interno dei processi decisionali».

giovedì 30 Marzo 2017

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