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Violenza sui minori, 86,3% dei casi tra le mura domestiche

La Redazione
I dati presentati a Bari dall'Ordine degli Psicologi della Puglia nel convegno Emdr
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L'86,3% degli atti di violenza nei confronti dei minori si consuma tra le mura domestiche, il 4,5% in ambito scolastico, il 4,2% in altri ambienti sociali, lo 0,5% sul web.

I dati sono stati presentati dal presidente dell'Ordine degli Psicologi della Puglia, Antonio Di Gioia, nel corso dell'incontro dal titolo "La violenza domestica: fattori di rischio e protezione, nuove strategie di intervento nelle vittime e negli abusanti", organizzato dall'Emdr, patrocinato dall'Ordine degli Psicologi della Puglia, svoltosi a Bari nel Palazzo della Provincia.

Le vittime della violenza domestica sono i minori e le donne: il 42% delle donne coniugate, il 24,6% delle donne nubili e il 22% delle donne separate.

In ogni forma di violenza, fisica, psicologica, stalking, sessuale c'è un fattore comune: la violenza psicologica, quella che rischia di lasciare i segni più duraturi e deleteri sulla vita della persona oggetto di violenza. È per tali ragioni che l'attivazione di un percorso di recupero psicologico è fondamentale per restituire una vita normale ai minori e alle donne vittime di violenza.  

Oltre alla violenza subita direttamente, in particolare per i bambini, esiste la così detta violenza assistita, quella che si subisce assistendo ad atti violenti nei confronti della madre. «Sono episodi che possono far insorgere conseguenze anche gravi nel minore – afferma Di Gioia – perché possono essere causa di ansie e depressioni».

«La violenza domestica – ha detto Isabel Fernandez, presidente europea Emdr, premiata come “Personalità Europea 2016” per il suo impegno nel campo emergenziale – è un problema di salute pubblica. In Europa il 25% dei bambini e il 30% delle donne subisce violenza». 

Ad aiutare a far emergere la violenza possono essere i minori, attraverso le scuole. Gli operatori scolastici devono essere bravi a cogliere i segnali lanciati dai bambini. «Spesso – dice Milena Iacobellis dell'Emdr Puglia – dietro comportamenti come iperattività, disturbi dell'apprendimento, dell'attenzione, della concentrazione si nascondono casi di violenza in casa che le scuole devono saper cogliere, indagare ed esplorare  per promuovere una soluzione del problema, evitando di etichettare il bambino per il suo comportamento, cercando di comprendere l'origine di quel modo di essere».

Ruolo importante per far emergere le violenze lo svolgono, dunque, gli ambienti sociali nei quali sono inserite le vittime. L'indifferenza nei confronti di alcuni segnali o la superficialità con la quale possono essere interpretati non giovano a chi ha bisogno di aiuto.

L'Emdr una forma di terapia psicologica indicata per i casi di traumi gravi. Traumi circoscritti come quelli che possono riguardare la violenza domestica e traumi collettivi come i grandi disastri. Psicologi di formazione Emdr sono intervenuti per supportare feriti e familiari delle vittime dell'incidente ferroviario del 12 luglio 2016 ed ultimamente sono intervenuti nelle zone interessate dagli eventi sismici del Centro Italia.

Durante l'incontro sono stati recitati due toccanti monologhi sull'argomento violenza dall'attrice Ester De Vitis (compagnia La Calandra).

domenica 26 Febbraio 2017

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