Quasi la metà dei pugliesi risulta a rischio povertà o esclusione sociale.
Lo stima l'Istat. L'istituto nazionale di statistica ha diffuso i dati relativi al 2015. Il dato regionale è nettamente superiore alla media nazionale del 28,7%, e non si discosta molto da quello del Meridione (46,4%, in rialzo sul 45,6% del 2014).
Nell'Italia Centrale entro la soglia si ferma al 24%, e al Nord scende al 17,4%.
Peggio della Puglia solo la Sicilia, col 55,4%.
Il risultato, per l'Istat, è sintesi di "un aumento degli individui a rischio di povertà (dal 19,4% a 19,9%) e del calo di quelli che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (dal 12,1% a 11,7%). Resta invariata la stima di chi vive in famiglie gravemente deprivate (11,5%)".
In Italia sono, in tutto, 17 milioni 469 mila le persone a rischio povertà o esclusione sociale. Numeri ancora lontani dagli obiettivi prefissati dalla Strategia Europea 2020. Entro quattro anni, infatti, il nostro paese dovrebbe ridurre gli individui a rischio sotto la soglia dei 12 milioni 882mila.