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Friday For Future: anche a Bari gli studenti in piazza per il clima

La Redazione
Il 24 settembre Zona Franka e i sindacati studenteschi "Unione degli Studenti Bari" e "Link Bari" aderiscono allo sciopero globale per il clima
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Il 24 settembre Zona Franka e i sindacati studenteschi “Unione degli Studenti Bari” e “Link Bari” aderiscono allo sciopero globale per il clima di Friday For Future.

Dichiara Carolina Velati, presidente di Zona Franka “Saremo in piazza con Friday For Future Bari perché crediamo che l’impegno contro il cambiamento climatico non sia più prorogabile: da ogni città, e quindi anche da Bari, i giovani vogliono far sentire la propria voce in vista della COP26 di Glasgow”. La COP26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà in Scozia tra il 31 ottobre e il 12 novembre 2021, e verso la quale i movimenti ambientalisti di tutto il mondo stanno muovendo le loro rivendicazioni, tra le quali l’obiettivo “emissioni CO2 zero”. 

“Guardiamo con attenzione a questi eventi: la nostra richiesta principale è che tra gli spazi decisionali della politica, i luoghi della ricerca e della conoscenza e tutta la popolazione ci sia un rapporto di mutuo dialogo, confronto e influenza. Questo può avvenire a livello globale solo se ce lo poniamo come obiettivo anche ai primi livelli di governo, come nelle nostre città. Il sapere scientifico non deve essere una ricchezza nelle mani di pochi, ma uno strumento per migliorare la vita di tutti, a partire dallo studio di sistemi economici più sostenibili per la popolazione” dichiara Gennaro Cifinelli, coordinatore del sindacato universitario Link Bari “La ricerca e la formazione superiore deve avere come obiettivo la giustizia climatica e la giustizia sociale”.

Conclude Stefano Mariano, Unione degli Studenti Bari “In questi giorni, anche a causa della pandemia, stiamo vivendo sulla nostra pelle l’insostenibilità delle infrastrutture cittadine. Prendiamo ad esempio i disagi dei trasporti di questo inizio di anno scolastico: oltre agli autobus straordinari, vorremmo che si trovassero soluzioni che consentano sempre (e non solo per andare a scuola) il diritto alla mobilità cittadina degli studenti, attraverso la diffusione delle infrastrutture e dei mezzi per la  micromobilità e del trasporto pubblico classicamente inteso più sostenibile per chi viaggia e per l’ambiente”

giovedì 23 Settembre 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

Purtroppo il green dei freday si è rivelato per quello che è, una montagna di facile retorica dietro la quale si nascondono montagne ancora più grandi di speculazioni finanziarie che pagheremo tutti direttamente nelle bollette energetiche (luce e gas).