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Emergenza Covid, Anelli: «Bene Consiglio Puglia su obbligo vaccino per operatori sanitari»

La Redazione
È il commento delpresidente dell'Ordine dei Medici di Bari
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A oggi sono 294 i medici deceduti a causa del Covid dall’inizio dell’epidemia. Questo dimostra che gli strumenti di prevenzione adottati finora non sono sufficienti per fermare la strage. I medici e tutti gli altri operatori sanitari devono proteggersi con la vaccinazione che rappresenta il più importante presidio per tutelare la propria salute e quella dei propri pazienti».

Lo dichiara Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e dell’Ordine dei medici di Bari, dopo la notizia dell’approvazione in terza Commissione del Consiglio regionale della Puglia della proposta di legge che estende l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari anche al vaccino per Covid-19.

«Per queste ragioni – dice Anelli – guardiamo con favore il fatto che il consiglio regionale voglia includere tra le vaccinazioni che garantiscono la sicurezza dei medici e degli assistiti anche quella per il Covid 19. Non si tratta di un vero e proprio obbligo vaccinale, ma di un requisito che si inserisce nello spirito del testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro e della legge 24 del 2017 sulla sicurezza delle cure e della persona assistita.

Come ha sottolineato la sentenza 137/2019 della Consulta, la legge della Regione Puglia sugli obblighi vaccinali dà la possibilità alla Regione di individuare reparti e ambiti di assistenza dove consentire l’accesso ai soli operatori che si siano attenuti al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente, al fine di prevenire la diffusione di patologie infettive in ambito nosocomiale». «In questa ottica – conclude – l’azienda sanitaria tutela il medico e i pazienti richiedendo la vaccinazione».

mercoledì 20 Gennaio 2021

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Franco
Franco
3 anni fa

Sono mesi che Anelli, non si capisce in rappresentanza di chi, conduce una sua personale campagna a favore di zone rosse e vaccinazioni obbligatorie, che però aprirebbero la strada a illeciti provvedimentii nei confronti dei medici 'disobbedienti” anche per motivi di salute.