Sarà visitabile sino al 10 dicembre Fuori, una gran notte di stelle, mostra personale di Lucia Veronesi inaugurata lo scorso 15 ottobre nella galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea, a Bari in via G. Murat 122/b.
L’artista presenta un’installazione video a due canali: stanze di casa rassicuranti e confortevoli assistono alla catastrofe che si svolge fuori dalla finestra. L’arredamento accogliente e démodé promette protezione, i tessuti sono vivaci, il camino è acceso, ma il mondo esterno si sta sgretolando: in vaste e deserte atmosfere lunari i pianeti si scontrano, la Terra rovina su se stessa e ribalta le sue regole. Una natura violenta distrugge, trasforma e affonda. Le stanze ci proteggono in una sicurezza apparente.
«Fuori, un gran notte di stelle è una frase tratta da un romanzo di Iris Murdoch – spiega Veronesi -. Stavo lavorando al mio video, e incontrare questa frase mi ha colpito molto perché in poche parole mi restituiva immediatamente le immagini e le atmosfere delle visioni cui stavo dando forma.
La parola “fuori” è fondamentale, perché rende chiara subito l’idea di due spazi distinti, e di un punto di osservazione dall’interno, dalla stanza che promette protezione. La “grande notte di stelle” dà l’idea di un’immagine serena, ma solo in apparenza, proprio come succede a noi che ci sentiamo sicuri guardando quel fuori, racchiusi tra le mura domestiche in cui ci sentiamo difesi dalla catastrofe. E poi la trovo una frase libera, che lascia molto all’immaginazione, la stessa l’immaginazione che mi ha guidato nella creazione di questo video».
Il video è realizzato in stop-motion, e unisce immagini, collage e pittura. Sono presentati in mostra anche una nuova serie di piccoli dipinti su tela, stampe su carta cotone e collage dove, come nei video, il colore, lo spray, i pastelli a cera, il carboncino si stratificano, si sovrappongono come accumuli di gesti e di materia, trasformando immagini di base in visioni nuove. L’uso di diverse tecniche caratterizza la ricerca dell’artista, che oscilla tra bidimensionale e tridimensionale, tra pittura e collage, tra installazione e fotografia.
In questo decennio, il lavoro di Lucia Veronesi ha messo alla prova l’esperienza dello spazio e la sua vivibilità. Negli anni scorsi, l’artista era affascinata dall’accumulo di oggetti, e dalle patologie di accaparramento consumistico e conservazione compulsiva, esagerati fino all’estremo, che rendono inabitabili le case e impossibile la vita. Quest’attrazione per l’accumulo si è riverberata anche in un’attitudine stilistica, dove la stratificazione, l’addizione, l’amalgama di tecniche, ritagli, disegno e pittura, hanno messo in tensione le forme facendole sconfinare una nell’altra.
In questo percorso, negli anni più recenti l’artista si è inoltrata nel tema dell’irruzione, dell’invasione, dell’allagamento di ambienti domestici e naturali: in ciò la sua arte è sorprendentemente al passo con l’attuale interesse della cultura scientifica e umanistica per l’“Antropocene”, com’è stata ufficialmente definita – nel Congresso Geologico Internazionale di Città del Capo dell’agosto 2016 – la nuova era geologica che stiamo vivendo, in cui l’effetto dell’uomo sull’ambiente è preponderante su tutti gli altri e provoca reazioni incontrollabili: cosicché, la stessa spinta che edifica città, residenze stabili, avamposti, rifugi, comfort umano ha come effetto la distruzione e la catastrofe.
L'artista
Lucia Veronesi nasce a Mantova nel 1976. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Nel 2003 si trasferisce a Venezia. Tra le sue mostre personali segnaliamo In piena presenza, Yellow, Varese, 2015; Piccole selezioni,The white box, San Teodoro (Olbia), 2015; Partners, Mars, Milano, 2012; Tra le collettive e video festival più recenti Sensitive and digital scapes, 8. Contempo Varna, Bulgaria; Video Art Summer Nights, Tel Aviv, Israele; Concorto Film Festival, Piacenza; Epicentri, Terme di Como Romana, Como; Body Landscapes: Italian videoart, Obliqua Film Festival, Appleton Square gallery, Lisbona; Carrus Navalis, Dimora Artica, Milano; The End of Certainty, Muratcentoventidue, Bari; Bestie, Arbusti e Artifici, Vicenza; Accumulation, The Others Art Fair, Torino; Suspended territories and other italian stories, Muu Galleria, Helsinky; Some velvet drawings, ArtVerona 2015; Bird-men il volo delle immagini, Centro Laber (PAV), Berchidda; Videoyearbook 2015, Bologna; BG3, Biennale Giovani, Accademia di Belle Arti di Bologna e Museo della città, Rimini. Nel 2014 é stata selezionata per Italia. Corti al 32, Torino Film Festival. Tra gli altri festival dove sono stati selezionati i suoi video segnaliamo Lago Film Fest, Revine Lago; Othermovie, Lugano; Blinkkkk Festival, Bruxelles; Muff. 10, Montréal Underground Festival; Oodaaq Festival, Rennes; Proyector e Mnemonic City Lisbon, Lisbona.
Informazioni
Orario di apertura dal martedì al sabato o su appuntamento, dalle 17 alle 20.
Informazioni ai numeri 334 8714094, 392 5985840, 393 8704029, alla mail info@muratcentoventidue.com, sul sito web www.muratcentoventidue.com e su Facebook alla pagina https://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea